Fin dal primo giorno di vita le mani del bambino hanno una presa riflessa così forte che possono aggrapparsi al dito indice dei genitori e restare sospese a mezz'aria. La presa riflessa diminuisce gradualmente fino ad un massimo di sei mesi.
il bambino mostra piacere quando è nudo. Attraverso la pelle, può sentire da subito la differenza fra il caldo e il freddo, fra i materiali soffici e quelli duri e distinguere i tessuti di lana da quelli di cotone. Per questo motivo i segnali che il bambino riceve attraverso la pelle durante i primi mesi di vita hanno un impatto maggiore sul suo sviluppo rispetto, ad esempio, alle immagini o ai suoni. Scopre il mondo e se stesso afferrando i giochi, tenendo le dita dei piedi e succhiando un anello per la dentizione. Attraverso la pelle sente dove finisce il proprio corpo e dove inizia il mondo esterno. Impara che i suoi piedi gli appartengono e che, attraverso di essi, può provare molte sensazioni diverse.
Verso i sei mesi è in grado di giocare con il proprio corpo, prendendosi i piedini. Esplora a lungo un oggetto, guardandolo, manipolandolo e portandolo alla bocca. Si sporge per raggiungere un oggetto e cerca di imitare dei semplici gesti proposti più volte dai genitori, come battere con una mano sul seggiolone.
Verso i nove mesi esplora e gioca con gli oggetti che ha vicino, gioca con il volto dei genitori: lo tocca, lo esplora con la mano, insiste a provocare certe reazioni mimiche che lo divertono. Esplora con lo sguardo un ambiente nuovo. Distingue le persone familiari da quelle sconosciute e di queste ha paura. Dai 6-7 mesi vive l'angoscia di separazione dalle persone familiari.
Verso l'anno migliora le sue prestazioni nell'esplorazione del genitore, degli oggetti, dell'ambiente esterno. Viene attratto da altri bambini. Impara a fare i primi passi; beve dalla tazza e vuole mangiare col cucchiaio da solo. Sa trovare oggetti che sono stati nascosti dall'adulto per gioco. Se gli si danno dei pennarelli prova a lasciare delle tracce su un foglio e prova a utilizzare il triciclo o la macchinina. Alla conclusione del primo anno di vita il bambino ha acquisito capacità di relazione importanti: è in grado di agire in modo intenzionale, secondo uno scopo che si è prefissato. Imparando a camminare sperimenta un positivo senso di "indipendenza" di cui il piccolo è fiero e soddisfatto... infatti spesso quando cammina ride, esprime gioia.