Il mondo sta cambiando più velocemente che in ogni periodo precedente la storia umana. E il design come si sta trasformando? Il 9 maggio 2011 avrà luogo a Bolzano (Aula F0.03, Piazza Università, 1), presso la Facoltà di Design e Arti, la conferenza internazionale “The Art and Science of Design”, organizzata dal Prof. Dr.-Ing. habil. Jörg H. Gleiter e Prof. Antonino Benincasa che risponderà a questa e tante altre domande.
Riportiamo il materiale informativo del convegno.
“Tutto è design”, dichiarò Lucius Burckhardt negli anni Ottanta, probabilmente senza sapere quanto avesse ragione. Solo pochi anni dopo, infatti, le nuove tecnologie mediatiche e il mercato globalizzato hanno iniziato a cambiare radicalmente il design. Grazie alla rapida prototipazione, all’arte digitale, al crowdsourcing, al tweaking design, al design generativo e al digital crafting, il design si è fatto largo in numerosi nuovi ambiti di applicazione. I confini tra design, architettura, arte, cinema, urbanistica, paesaggistica, letteratura e scenografia, discipline tecniche e scienze dei materiali si sono dissolti: nella nostra epoca possiamo ormai affermare che “il design è tutto”. Oggi più che mai, il design è allo stesso tempo scienza e arte: si può asserire con certezza che il mercato internazionale e i processi di digitalizzazione hanno cambiato radicalmente l’attività del designer, la coscienza che ha di sé e il ruolo che svolge nella società.
Il convegno The Art and Science of Design (l’arte e la scienza del design) solleva varie domande: cosa significa per la formazione accademica dei designer? Come devono reagire ai cambiamenti le università e le scuole specializzate? Diploma, bachelor, master e programmi di dottorato: quali sono oggi i modelli positivi di istruzione che tengono in considerazione il nuovo profilo del designer, collocato tra arte e scienza? Che grado di internazionalizzazione e specializzazione è necessario? Come si possono sfruttare i vantaggi locali? Come si può rafforzare la cooperazione con l’industria e le aziende locali nell’interesse delle tre parti interessate (aziende, università e studenti)? Come possono le singole scuole crearsi un’immagine? Come reagisce il mondo della formazione al richiamo della ricerca e al fatto che il designer si trova al centro di correnti complesse di sapere e materiale, diventando sempre più una figura generica e non potendo d’altro canto sottrarsi alla pressione delle specializzazioni necessarie? Cooperazione internazionale? Con chi? E come? Con quali finanziamenti? Come convincere il mondo politico?
Più in generale, quali sono gli obiettivi, gli strumenti e i metodi della formazione del futuro? Il convegno The Art and Science of Design invita a Bolzano rappresentanti di scuole di design di fama internazionale per uno scambio informativo e critico sulla formazione nel design. I relatori, provenienti da Stati Uniti, Giappone, Germania e Italia, si presenteranno e parleranno della propria facoltà e dei lavori dei propri studenti.
La Direzione Scientifica è a cura di Jörg H. Gleiter (*1960, Prof. Dr.-Ing. habil.), architetto, dal 2008 è professore di Estetica alla Facoltà di Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano. Dopo aver studiato Architettura a Berlino (TU Berlin, Dipl.-Ing.), Venezia e New York (Columbia University, M. S.), tra il 1989 e il 1995 ha lavorato come architetto a New York, Francoforte e Berlino. Nel 2002 ha conseguito il dottorato (summa cum laude, tesi: “La teoria critica dell’ornamento”) e, nel 2007, l’abilitazione all’insegnamento alla Bauhaus-Universität di Weimar. È stato visiting professor negli atenei di Venezia (2003), Tokyo (2003-05) e Weimar (2005-07). Presidente fondatore del Verein der Fellows des Kollegs Friedrich Nietzsche e vicesegretario generale dell’Internationale Gesellschaft für Ästhetik (IAA), ha curato la serie ArchitekturDenken (Transcript Verlag Bielefeld).
Pubblicazioni (selezione)
- Der philosophische Flaneur: Nietzsche und die Architektur (Würzburg 2009)
- Architektur (Berlino 2008)
- Architekturtheorie heute (Bielefeld 2008)
- Einfühlung und phänomenologische Reduktion (ediz. con Thomas Friedrich, Münster 2007)
- Rückkehr des Verdrängten. Zur Kritischen Theorie des Ornaments (Weimar 2003)
- Nietzsches Labyrinthe (ediz. con G. Schweppenhäuser, Weimar 2001)
La Direzione Artistica è curata da Antonino Benincasa (*1967, Prof.), designer, dal 2005 è professore di Comunicazione visiva alla Facoltà di Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano. Nel 1993, ha conseguito il diploma in Comunicazione visiva alla HfG Schwäbisch Gmünd e, dal 1997 al 2005 ,è stato docente di Comunicazione visiva e Motion design al Politecnico di Milano, Facoltà di Disegno Industriale. Nel 1996 ha fondato 72 dpi a Milano e nel 1999 mann-Benincasa Corporate & Brand Design (insieme a Nicole Husmann). Dal 2003 al 2006, Antonino Benincasa è stato un componente del direttivo dell’AIAP (Associazione italiana progettazione per la comunicazione visiva) e dal 2004 è membro del Ministero della Grafica.
Premi
- 1° premio nel concorso per la realizzazione del logo dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, cui è seguito l’incarico da parte di TOROC (Turin Organizing Committee) per la Corporate Identity delle Olimpiadi.
- Ha realizzato anche il logo dei Giochi paraolimpici, così come tutti gli altri loghi dei sub-brand dei XX Giochi olimpici invernali.
- Deutscher Werkbund, Laboratorium der Zivilisation 1993
Pubblicazioni (selezione)
- The Graphic Language of the 40s (Plana Editore 2003)
- The Graphic Language of the 50s (Plana Editore 2003)
- Corporate Typography (Plana Editore 2004)
- Experiments with Typography (Plana Editore 2004)
- Motion Design (Plana Editore 2004)
- The branding of the Olympic Winter Games Torino 2006 (Plana Editore 2004)
Relatori
Takaaki Bando (*1957) è professore dal 2002 dell’indirizzo Science of Design presso l‘università Musashino Art University a Tokyo. È stato invitato nel ruolo di professore ospite alle università Fachhochschule für Gestaltung Schwäbisch Gmünd e Hochschule Bremen in Germania.
Nel 1985 ha fondato la propria agenzia di design Takaaki Bando Design, Inc., nella quale svolge soprattutto progetti per Justsystem, Tokushima Modern Art Museum oppure Origin Co./Estic Co. Ha progettato inoltre gli European Airport Billboards per il gruppo YKK e ha realizzato il Super Lightweight Single Dome con 6 risp. 8,30 m di diametro. Nel 2006 ha ideato l’illuminazione per Venus Fort a Tokyo.
Björn Bartholdy (*1965) copre dal 2003 il ruolo di professore in Media Audiovisivi presso la International School of Design di Colonia, nella quale è direttore del Corso di laurea triennale in European Design.
Dal 1987 al 1991 ha studiato Comunicazione del Design all’accademia “Merzakademie” di Stoccarda e dal 1992 al 1994 Design dei Media all’università “Kunsthochschule für Medien” di Colonia. In contemporanea è stato collaboratore nelle seguenti aziende multimediali: Bayerischer Rundfunk, RTL, VOX e VIVA.
Nel 1994 Björn Bartholdy ha fondato l’agenzia di Design dei Media cutup, svolgendo i ruoli di direttore creativo e amministratore fino al 2002. L’agenzia, la quale è stata acquisita in gran parte dall’azienda Bertelsmann nel 1999, è stata premiata diverse volte a livello nazionale e internazionale nei settori di design del film/ della televisione e dei nuovi media.
Dal 2002 al 2004 Björn Bartholdy ha gestito il settore Content Strategies da verytv, Colonia. Dal 1999 al 2002 ha diretto la sezione Virtual Design all’accademia di film a Baden-Württemberg a Ludwigsburg. Da anni fa parte dell’associazione europea per design, promozione e marketing dei media audiovisivi, Eyes and Ears of Europe.
Paolo Ciuccarelli è professore al Politecnico di Milano. Attualmente insegna nel Master in Cummunication Design presso la Scuola del Design. In passato è stato docente alle università Universidad de Malaga e Royal Institute of Art (KKH – Stoccolma) e ha insegnato corsi post laurea in diverse università. Dal 2000 egli rappresenta la Scuola del Design nel programma europeo MEDes (Master in European Design).
Paolo Ciuccarelli è il direttore del gruppo Communication Design Research Group, membro del Design PhD Board del Politecnico di Milano e direttore scientifico e fondatore del DensityDesign Research Lab. Le sue attività di ricerca e pubblicazione riguardano la visualizzazione di dati, informazioni e scienze nonché i metodi, per il sostegno di processi decisionali in sistemi complessi. Paolo Ciuccarelli é il fondatore e coordinatore scientifico di POLIteca (Design Knowledge Center al Politecnico di Milano).
Uwe Fischer è professore dal 2001 in Design Industriale all’accademia statale delle Belle Arti a Stoccarda. Ha studiato Design all’Università di Offenbach e nel 1985 è stato il co-fondatore di Ginbande Design. Tra il 1994 e il 2011 Fischer ha coperto la cattedra di Architettura e Design all’accademia statale delle Belle Arti a Norimberga.
Nel suo studio di design a Francoforte sul Meno svolge soprattutto progetti connessi all’interesse e alla curiosità verso i settori di design e di architettura. Tra i suoi progetti realizzati vi sono la pianificazione del sistema per i passeggeri all’aeroporto di Francoforte, alcune progettazioni all’interno della Fiera di Francoforte, il sistema di informazione e conduzione per Ciba/Basilea. Ha curato gli allestimenti delle mostre per il Museo Tedesco di Architettura, German Design Council, Deutsches Postmuseum, MAK – Francoforte, ecc. oltre allo sviluppo del prodotto per B&B Italia, Cor, Serien lighting, Wogg AG, MGlass, ecc.
Shinichi Ito (*1968), professore dal 2008 in Interior Design presso la Musashino Art University a Tokyo. Nel 1991 si è diplomato in Industrial, Interior e Craft Design alla Musashino Art University. Nel 1993 ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Ingegneria dell’Istituto tecnologico di Shibazra. Negli anni 1993/4 ha svolto un tirocinio di architettura negli studi Ushida Findlay Partnership e Ogitsu Architect Studio. Dal 1996 al 1999 ha insegnato Design del mobile all’università Takoradi Polytechnic, Repubblica del Ghana. Al suo rientro in Giappone, ha fondato nel 2000 il suo studio privato Shinichi Ito Design Office e dal 2004 al 2007 ha insegnato Interior Design alla Musashino Art University.
Nel 2006, Shinichi Ito è stato direttore del progetto Low seating and small space project con IKEA Svezia e responsabile del progetto EDS Bamboo Design Project 2008 – 2010. Nel 1993 ha vinto il premio nella giuria del Creative Design Contest e ha ottenuto una menzione d’onore nella Central Grass International Architecture Design Competition. Shinichi Ito è co-autore del libro Fiber Plants of Africa and their Usage, il quale è stato pubblicato dall’Associazione Giapponese per la Collaborazione Internazionale di Agricoltura e Selvicoltura.
Shinichi Ito (*1968), professore dal 2008 in Interior Design presso la Musashino Art University a Tokyo. Nel 1991 si è diplomato in Industrial, Interior e Craft Design alla Musashino Art University. Nel 1993 ha conseguito la laurea presso la Facoltà di Ingegneria dell’Istituto tecnologico di Shibazra. Negli anni 1993/4 ha svolto un tirocinio di architettura negli studi Ushida Findlay Partnership e Ogitsu Architect Studio. Dal 1996 al 1999 ha insegnato Design del mobile all’università Takoradi Polytechnic, Repubblica del Ghana. Al suo rientro in Giappone, ha fondato nel 2000 il suo studio privato Shinichi Ito Design Office e dal 2004 al 2007 ha insegnato Interior Design alla Musashino Art University.
Nel 2006, Shinichi Ito è stato direttore del progetto Low seating and small space project con IKEA Svezia e responsabile del progetto EDS Bamboo Design Project 2008 – 2010. Nel 1993 ha vinto il premio nella giuria del Creative Design Contest e ha ottenuto una menzione d’onore nella Central Grass International Architecture Design Competition. Shinichi Ito è co-autore del libro Fiber Plants of Africa and their Usage, il quale è stato pubblicato dall’Associazione Giapponese per la Collaborazione Internazionale di Agricoltura e Selvicoltura.
Linkografia essenziale
- Musashino Art University
- Staatliche Akademie der Künste Stuttgart
- KISD: Köln International School of Design
- Yale University School of Art
- Politecnico di Milano
- Prof. Antonino Benincasa