Ripubblico la lettera dei Rappresentanti degli studenti dello IUAV di Venezia. Ogni commento è superfluo.
Il giorno 28 Febbraio 2011 il Senato studenti denunciava lo smantellamento delle opere eseguite nel corso dei workshop interfacoltà autogestiti “I giardini segreti” e “Anomalie urbane” nel giardino della sede di Ca’Tron.
La lettera protocollata con le richieste di chiarimento e l’elenco delle opere che la direzione amministrativa ha deciso di cestinare è allegata alla presente mail e fino ad oggi non ha mai ricevuto risposta.
Senza alcun avvertimento, motivazione e ritegno si eliminarono tra l’altro 8 sedute ( più precisamente 5 panchine da 4 posti ciascuna e 3 sdraio da 2 posticiascuna) realizzare da studenti Iuav per la comunità universitaria sotto la supervisione di architetti di fama internazionale (Exyzt, Refunk, Magda Sayeg, solo per citarne alcuni..), all’interno di un progetto finanziato dal Senato studenti.
Inoltre le opere installate erano state realizzate con materiali riciclati dalla Biennale e forniti dalla rete Re-biennale, costruite a costo nullo e secondo la politica del chilometro zero, nella consapevolezza della situazione universitaria italiana, che da poco era stata investita dai tagli del ministro Gelmini, e della necessità dell’impiego di processi sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico anche per interventi limitati, come quello finalizzato a migliorare con oggetti di design gli spazi della nostra università.
Oggi apprendiamo che il prorettore all’edilizia Roberto Sordina ha deciso di acquistare 15 panchine provenienti direttamente da Parigi, sembrerebbe per la modica cifra di 1295 euro ciascuna.
Una domanda nasce spontanea: perché dati i tagli ministeriali non pensiamo ad acquistare o produrre (siamo l’università del progetto e dellapianificazione..) materiali che siano compatibili con le esigenze di bilancio e con un utilizzo intelligente delle risorse economiche ed umane, magari anche in linea con criteri etici e sostenibili?
Sottolineiamo inoltre:che il Senato studenti (e l’amministrazione dovrebbe esserne a conoscenza) ha finanziato il workshop “LA PANCA” organizzato ancora una volta da studenti Iuav che prevede appunto la creazione di panchine per il chiostro dei Tolentini, che saranno realizzate nel mese di Settembre; che proprio in questi giorni vengono svolti workshop che coinvolgono trenta docenti e più di 2000 studenti (anche sulla tematica del design e sulla realizzazione di manufatti); che, nel caso qualcuno non se ne fosse accorto, allo Iuav esiste anche una facoltà di Design e Arti, dove alla preparazione teorica e critica si affiancano esperienze pratiche nei laboratori progettuali in cui si sarebbero potute produrre a costo zero le così tanto urgenti sedute, coinvolgendo gli studenti e utilizzando i laboratori e i materiali di cui disponiamo sia a Venezia che a Treviso.
La scelta dell’acquisto ci sembra quindi fuori luogo ed esempio della mancanza di progettualità, attenzione ed accuratezza nella gestione delle risorse universitarie, e dunque pubbliche.
Detto questo chiediamo a Prorettore e Direttore Amministrativo di chiarire i motivi per cui si è deciso l’acquisto di queste sedute invece che la scelta di fini e mezzi alternativi come da esempi riportati nel presente documento.