Negli scorsi anni si è tanto discusso del cosiddetto marketing esperienziale, ovvero quella teoria elaborata da Bernd Schmitt, professore di International Business alla Columbia Business School a New York dove ha diretto il “Center on Global Brand Leadership”. I suoi libri “Experiential Marketing” e “Customer Experience Management” hanno influito molto nella ricerca nel territorio tra psicologia e modelli di consumo.
Più di recente alcuni lavori, anche italiani hanno sollevato il problema che oltre a creare delle incredibili esperienze di consumo il consumatore deve avere anche le necessarie competenze di facilitazione dell’esperienza.
Per capire le competenze è quindi necessario leggere gli schemi mentali del consumatore, non dell’impresa. Bisogna rovesciare il modello finora costruito.
Entrano in campo l’etnografia, la psicologia, l’antropologia ma specialmente l’ascolto del cliente.
È necessario quindi agire affinché le competenze del cliente diventino percorso esperienziale, ed esperienziale positivo.
Bisogna usare i linguaggi adeguati per essere recepiti.
Smart Retail è un progetto e un gruppo di lavoro che fa ricerca pura e applicata nel segmento del retail, nella ideazione e progettazione di negozi ad elevato valore conoscitivo aggiunto, nella costruzione di percorsi progettuali emozionali.
L’approccio finora portato al mondo del retail è stato perlopiù presunto, ipotizzato, immaginato.
Smart Retail usa invece delle precise metriche e strumenti di ricerca per valutare e simulare le reazioni dei consumatori e rendere loro l’esperienza di acquisto davvero unica.
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- Il gruppo di lavoro su Facebook.