La V edizione di IUAV CAMP è dedicata al tema delle smart cities e delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie e processi organizzativi delle città ai professionisti, agli architetti, ai designer e agli urbanisti. Un modo diverso di concepire lo spazio urbano che utilizza il meglio del digitale e lo plasma nel quotidiano. L’incontro, nell’ambito di Scenari Digitali, vedrà la partecipazione di ospiti e interventi di studenti del corso. Il programma, ovviamente provvisorio perché è un barcamp, è il seguente:
- L’urbanista 2.0 e la città vivibile – Maurizio Galluzzo
- Pandora e le altre: edifici intelligenti nel lavoro che cambia – Stefano Alonzi
- L’idea che diventa realtà – Gabriella Parmesan Startup Manager e tutor d’impresa in Vega Park
- UNISKY. Lo Spin-off universitario di IUAV – Stefano Picchio
- Smart Cities – Michele Vianello Direttore Generale di Vega Park
Materiali dell’incontro
Stefano Alonzi
- A living architecture
- Amburgo edificio ad alghe
- Carlo Ratti – Digital Water Pavilion
- Helioptix
- Smart Material Houses – BIQ
- Casa a 100k€
Gabriella Parmesan
Stefano Picchio
Michele Vianello
Libro consigliato da Michele Vianello: Mitchell J. William – La città dei bits. Spazi, luoghi e autostrade informatiche
Immagini dell’incontro
L’incontro si è tenuto Terrà a Venezia – IUAV – Convento delle Terese il 29.05.2013 – Aula B
Michele Vianello è autore del recentissimo libro Smart Cities edito da Maggioli per la collana Pionero diretta da Gigi Cogo.
Dalla prefazione: “Internet sta cambiando le nostre città, innovando in modo dirompente ormai ogni ambito dell’organizzazione e della vita cittadina. Tuttavia le Governance locali e le persone non ne sono del tutto consapevoli e subiscono l’innovazione piuttosto che trarne tutti i benefici economici e sociali che questa offre. Dietro il termine smart cities, che pure qui utilizziamo, si nasconde quasi sempre un’idea di innovazione come digitalizzazione dell’esistente, incentrata più sulla quantità di software e di hardware che sul ruolo di chi li usa e di chi abita la città. Oggi è invece necessario ridefinire la “cittadinanza” negli ambienti urbani e mettere le persone, meglio i city user, al centro del processo di cambiamento. Tra lavoratori “nomadi” e “oggetti parlanti”, il libro narra proprio l’innovazione della città sospinta dall’uso di Internet, offrendo una panoramica degli scenari che si stanno prefigurando grazie all’esplosione del social networking, del cloud computing, di Internet of Things, dei device mobili.”.
Sempre di Vianello vale la pena leggere anche Ve 2.0. Cittadini e libertà di accesso alla rete edito da Marsilio.