Ontologia per la cultura

Questo post, in continuo aggiornamento, contiene materiali, risorse e documenti relativi a modelli e strutture concettuali negli ambiti più estesi rientranti sotto al termine “cultura”. La forma è quella di una sequenza di opportunità da esplorare e utilizzare.

A livello europeo, in ambito umanistico, la promozione dei dai aperti e collegabili tra di loro (Linked Open Data) è una delle “best practices” adottate dalle principali piattaforme europee per la gestione del patrimonio culturale digitale. Il modello semantico (ontologia) utilizzato per rappresentare i dati secondo lo standard RDF ha permesso di unificare il linguaggio di descrizione di risorse culturali nativamente descritti da tracciati non omogenei tra loro. Il risultato di questa rappresentazione a grafo è sia di riuscire a materializzare la relazioni interne al dominio del portale cultura tra risorse culturali non linkate tra loro in origine sia di identificare interlink a dataset esterni al portale.

Per rispettare gli standard LOD, i dati rappresentati in RDF devono essere accessibili (interrogabili) da un utente esterno e le URI associate alle risorse devono essere referenziate.
A supporto dell’interrogazione e la consultazione degli open data sono stati predisposti alcuni strumenti quali, un triplestore con endpoint SPARQL (Blazegraph), un deferenziatore delle IRI delle risorse (LodView) e un navigatore del grafo RDF (LodLive). (1)

Per la  Regione del Veneto abbiamo scelto:

Per il Ministero dei Beni Culturali:

Per il Istituto Centrale per gli Archivi – ICAR

Catalogo dei Beni Culturali, contenente le architetture, le opere d’arte, i reperti archeologici, i beni botanici e le fotografie

  • CIDOC CRM  – The CIDOC Conceptual Reference Model (CRM) is a theoretical and practical tool for information integration in the field of cultural heritage

Licenze libere

Open Data per la promozione del territorio