L’uomo, libero nello spazio, senza alcun cavo di sicurezza ripreso dallo Space Shuttle nel 1984 è una delle immagini più forti ed emblematiche della conquista dello spazio. L’immagine che fece il giro del mondo e che 30 anni dopo ancora emoziona, riprende l’astronauta Bruce McCandless, un veterano dello spazio mentre si allontana di una novantina di metri dalla navicella per recuperare un satellite per le telecomunicazioni. Furono fatte, e solo nel 1984, tre missioni con l’MMU (Manned Maneuvering Unit), una tecnologia studiata a metà degli anni ’70 e sviluppata dalla Lockheed Martin (qui la pagina commemorativa). L’MMU (sul sito della Nasa) è uno zaino a propulsione che garantiva alcune ore di operatività all’esterno dello Shuttle e permetteva riparazioni e interventi in libertà. I propulsori di cui era dotata avevano una autonomia estremamente limitata e questo aumentava il rischio delle missioni. Su questo eccezionale avvenimento potete ascoltare Paolo Amoroso in questa puntata di AstronautiCast.
Ho ritrovato il manuale operativo dell’MMU nell’edizione del 1978. È un’emozione sfogliarlo e immergersi in quel momento d’oro per l’astronautica e la ricerca spaziale.