Siamo animali sociali e ci piace, proviamo piacere, a sentirci sociali. È questa una delle chiavi del successo di Facebook &C. Uno spazio dove possiamo condividere solo quello che ci piace, sottolineare il meglio che abbiamo e facciamo. Basti pensare a Instagram dove si condivide quante cose buone mangiamo, quanto ci divertiamo, che luoghi magnifici frequentiamo. L’evoluzione è stata il selfie, ovvero il dimostrare, attraverso l’auto-foto di noi stessi dove ci troviamo, quasi una testimonianza per chi non ci crede, spesso in compagnia con qualcuno di famoso, di noto, di accattivante. È l’approvazione sociale che ci fa scattare questi meccanismi. Essere “vicini” a una persona famosa, importante, socialmente considerata ci trasmette una parte del suo successo.
Un fenomeno collegato ma non meno interessante è quello che si esprime nelle conversazioni, siano esse social, ma anche nelle discussioni fatta sui media tradizionali o nelle relazioni interpersonali offline.
Nella ricerca del consenso si può agire in maniera semplice: accodandosi alla prima opinione. In questo modo il rafforzativo farà felice chi l’ha espressa e allo stesso tempo ci fa sentire parte di un consesso umano maggiore. Questo crescendo, definito come “fase del consenso”, spesso è esponenziale fino a quando, a qualcuno, non appare evidente questa crescita. Aggiungersi, aggregarsi, per molti non è più appagante perché la loro visibilità si perderebbe nel mare di like o approvazioni già date.
In quel preciso momento la curva di crescita si arresta e si innesca il dissenso, ovvero la tesi opposta detta appunto “fase del dissenso”. Questo permette a un nuovo nucleo di partecipanti di ritagliarsi nuovamente lo spazio della visibilità. Adesso saranno in molti ad accodarsi al dissenso ma in maniera leggermente inferiore perché, nel modo in cui sono concepiti in questo momento i social, prevarrà visivamente ancora la tesi originale e quindi la curva discendente sarà inferiore fino a quando ripartirà con vigore di nuovo la tesi principale andando a costruire una curva lunga e sempre meno estremizzata.