Sono passati esattamente 30 anni da quando, sotto i tasti gommosi del Sinclair ZX Spectrum, abbiamo iniziato a scrivere i primi programmi in SINCLAIR BASIC con i token nativi, un modo per risparmiare memoria quando si scriveva il codice.
Era proprio il 23 aprile del 1982 quando il Baronetto Clive Sinclair metteva nel mercato un prodotto del tutto nuovo, il primo a colori della casa inglese, basato sul processore Zilog Z80 con 16k di memoria. Le vendite furono strepitose: oltre 5 milioni di pezzi.Si, sono passati trent’anni da quando mi recai alla presentazione alla stampa della Sinclair e incontrai il mitico Clive Sinclair, di recente passato di nuovo alle cronache per aver sposato una modella con una frazione della sua età. L’incontro fu assolutamente formale: lui davanti alla stampa di mezza Europa che presentava la sua nuova creatura. Parlò pochissimo del prodotto, e senza alcun rispetto per le minime regole del marketing, iniziò a dire che era sì un prodotto perfetto ma che lui stava già pensando ad altro. Un errore che nessun manager adesso ripeterebbe. Clive (tra i fans è chiamato Zio Clive) si mostrava orgoglioso ma si intuiva che a lui la vendita del prodotto interessava molto relativamente. Clive Sinclair è sempre stato un inventore, un pensatore, un creatore. Non un manager. La parabola della Sinclair era scritta: uscì qualche anno dopo un prodotto del tutto innovativo il Sinclair QL (Quantum Leap) e lavorò moltissimo sugli harddisk a stato solido (Sinclair Wafer Drive) anticipando il mercato di oltre 25 anni. Costruì un buffo mezzo di trasporto personale e non si concentrò più sul mercato dei computer che era intanto cambiato dall’home computing al personal computing. Il prodotto era commercializzato in Italia dalla GBC e per conto della Casa editrice JCE – Jacopo Castelfranchi Editore, curai l’edizione italiana del manuale, la guida per gli sviluppatori e poi scrissi qualche libro sull’argomento. Era un fermento senza precedenti: dopo appena due settimane dall’arrivo dei primi pezzi in Italia già avevamo messo in piedi un paio di riviste specializzate, corrispondenti dall’Inghilterra e poi la gestione dei Sinclair ZX Spectrum Club. Per chi è interessato ad approfondire ci sono numerosi siti dedicati al prodotto e tantissimi agli emulatori.