Nei giorni scorsi ho avuto modo di coordinare due tavoli organizzati in occasione del Digital Experience Festival grazie all’invito di Elìa Bellussi, presidente dell’Associazione Culturale “Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn” presso le Officine Grandi Riparazioni a Torino.
L’occasione è stata favorevole per rivedere vecchi amici e per fare il punto su un tema a me molto caro quale il retrocomputing.L’incontro si è svolto attraverso due conferenze. La prima dal titolo: “Computer for the masses, not for the classes” incentrata sulle esperienze della multinazionale dell’informatica Commodore International Ltd in Italia. Studio del rapporto della sede italiana con le altre sedi internazionali, la diffusione e la relazione con l’utente finale. Analisi della figura di Jack Tramiel, padre del celebre computer Commodore 64, scomparso il 10 aprile 2012 all’età di 83 anni. Tra i relatori oltre allo stesso Elìa Bellussi Presidente del Museo Piemontese dell’Informatica anche Giammarco Binetti, ex Commodore Computer S.p.A. ed ex Marketing Director di Olivetti Prodest S.p.A. e Roberto Dadda, giornalista e docente. Qui è disponibile il podcast.
La seconda conferenza dal titolo: “101 chiacciere su Olivetti” incentrata su Olivetti, la più grande azienda informatica italiana, in grado di competere senza timore sul mercato mondiale. Si è parlato quindi del “Programma 101” e del suo creatore Piergiorgio Perotto. In questa seconda parte si è aggiunto al pannel dei relatori anche Antonio Busi dell’Associazione nazionale collezionisti macchine per scrivere e da calcolo. Qui è disponibile il podcast.