Si, lo so, l’invenzione del treno e la sua diffusione sono recenti, poco più di un secolo e magari qualcuno non si è ancora adeguato, non ha capito come funziona, magari non ha nemmeno fatto un corso all’ARCI per capirne le basi. Le regole delle fisica nei treni posso essere ignorate, così come il concetto di tempo, di spazio e spazio/tempo può diventare infinitesimo.
Provo a riassumere di seguito le principali regole, non chiamatelo “Galateo del treno” altrimenti si scopre che quello di Monsignor della Casa non lo avete proprio letto.
Orari
Gli orari sono del tutto indicativi, possono variare se c’è nebbia, se piove, se succede qualsiasi altra cosa ti possa passare per la testa. I ferrovieri usano il termine “materiale” per indicare il treno, e fanno bene perché spesso l’aspetto estetico e il livello di manutenzione non si disgiunge da un ammasso di materiale trascinato a forza con dentro degli umani. Quindi spesso il ritardo è dovuto alla “difettosità del materiale”. Che ha anche un suo senso logico.
Quando sali in treno
Se i posti sono assegnati abbi la cura di guardare il numero e possibilmente la carrozza, non è difficile. Ma è statistico, in ogni carrozza per ogni stazione c’è qualcuno che vaga come i pastori nella notte della cometa.
Poi ci sono i vagantes, anime in pena che attraversano il treno tra una stazione all’altra, poi ripassano, e poi ancora. Hanno l’aria persa di chi non ha una meta. I migliori sono quelli che portano con se una valigia delle dimensioni in un frigorifero americano e che spingono con fatica urtando con minuzia ogni singolo passeggero. Non ne mancano nemmeno uno, è un fatto di esercizio.
Se hai la fortuna di vederli scendere ti accorgi che si dirigono dalla parte opposta rispetto al sottopassaggio.
I bagagli
Un semplice problema spaziale che puoi capire anche tu: i sedili sono per le persone, i portabagagli, come suggerisce il nome, servono per i bagagli. Metterli in mezzo alle gambe degli altri passeggeri non è un bel esercizio.
Temperatura
È una delle variabili più indipendenti che si possano trovare nell’universo Se fuori fa caldo dentro potrebbe fare caldissimo o freddissimo. Se fuori c’è la neve puoi rischiare di morire assiderato o bollito. Si dice che non ci siano termostati a bordo ma solo un “acceso” o “spento”. Insomma un bel esempio di sensore binario da usare quando si insegnano le basi dell’informatica. “Scusi, il termostato non c’è?”.
Telefonini
Hai il telefonino a 20 cm da te. Mettilo in silenzioso, fallo vibrare e non rompere con quella suoneria stupida che ti ha messo tuo figlio e tu non sai come cambiare.
È inutile che ti stupisci se cade la linea: quando hanno installato i ripetitori dei cellulari non hanno preso in minima considerazione i tracciati ferroviari. Quindi è probabile che in alcune vallate o nelle gallerie la linea cada. Ma non è che dopo 10 metri riprende. Quindi è inutile che continui, insisti a chiamare. URLANDO. Datti una calmata. Aspetta la prossima stazione.
Conversazioni
Il treno è per sua natura rumoroso, non sai controllare il volume della voce? Non sai modularla in base alle necessità? Fai degli esercizi a casa.
Il treno non è il tuo ufficio
Quindi quando parli al telefono non urlare come dentro alle tue stanze. Dei tuoi affari a noi non interessa proprio nulla, non ci interessa se il cliente ha pagato o non ha pagato. Se sei un nomade impara a farlo, con discrezione.
Bimbi a bordo
Se ti porti la creatura fa in modo che
- Se è molto piccolo e tu non sai gestirlo è probabile che infastidisca l’intera carrozza. Ci sono bimbi che non disturbano: chiediti il perché.
- Se il bimbo è cresciuto è probabile che a stare per ore in uno spazio chiuso senza fare nulla e senza possibilità di movimento si annoi. Che inizi a strillare. Se tu riesci a fare 4 ore di viaggio guardando il vuoto della tua vita non è detto lo possa fare anche lui. Porta dei piccoli giocattoli o meglio dei quaderni, dei colori, dei fumetti da sfogliare. Se sei un genitore svogliato e li hai dimenticati puoi fare sei semplici giochi con le mani e le voce. Senza urlare come un cretino.
- Se si intrattiene con un videogioco portatile SPEGNI (lo so che forse non lo sai fare ma se lo chiedi a lui te lo insegnerà) il suono. Ho visto gente sclerare dopo aver ascoltato due partite fatte con il Game Boy.
Odori
Prevale la tesi che i treni siano un laboratorio viaggiante delle multinazionali del profumo e che paghino dei figuranti maleodoranti per ricordare ai nostri sensi di acquistare un deodorante la prossima volta che facciamo la spesa. E lo fanno particolarmente bene. I maleodoranti sono ben distribuiti in tutte le carrozze e si palesano in maniera migliore durante i periodi caldi o quando la temperatura interna viene tenuta a livelli tropicali. I maleodoranti fanno anche dei corsi di indifferenza e sanno portare con bravura il ruolo senza sentirsi osservati.
Esiste poi la categoria degli odoranti alimentari, coloro che portano a bordo alimenti magari privi di apporto calorico o sapore ma al solo scopo di spargere l’odoro in tutta la carrozza. Nei periodi invernali appoggiano l’alimento sopra allle bocchette riscaldanti per una migliore diffusione.
Navigare
Il funzionamento del WIFI è legato al ciclo astrale del capotreno. Spesso non si ricorda di accenderlo, nella maggior parte dei casi non sa farlo. Prova a chiedere con cortesia. Probabilmente ti risponderà che è rotto, come fanno quelli delle Poste che non sanno usare il computer.
Se sei geek e utilizzi device alimentati ricorda che, come per il WIFI, la corrente elettrica non è assicurata, spesso basta che il capotreno vada nel pannello della carrozza e l’attivi. Non dare per scontato che lo sappia fare. Se viaggi sul Freccia Rossa o Freccia Argento evita i posti inziali e quelli finali, di solito non hanno la presa di corrente. Il posto 102 non ha nemmeno il tavolino davanti, ideale per i contemplatori e guardoni.