Per Tereza

Tereza se ne è andata. Ho trascorso molti mesi di intenso lavoro con lei a Kosice. È stata una interprete e traduttrice fantastica ha lavorato con Giovanni Paolo II e con tutti i capi di stato. Una grandissima umanità e sensibilità, un’intelligenza e un’ironia adorabile.Come posso dimenticare la visita alla sua città natale, lei che sotto la pioggia andava a pregare sulla tomba del padre, l’incontro con il  fratello e la sua comunità di orfani, o quando siamo andati a trovare il fratello di Andy Warhol in uno sperdutissimo villaggio ai confini con la Polonia, o le salite ai monti Tatra. Ti ascoltavo per ore quando mi raccontavi del tuo viaggio a Parigi e di quando fondasti il Festival del Cinema.  Eri una persona speciale. Ti voglio ricordare con le parole di Serena D’Arbela: “L’albero degli amici continua a perdere le sue foglie. Ora è scomparsa Tereza ancora giovane,una donna coraggiosa e intelligente che ha lottato per i suoi figli e ha sostenuto  da sola una vita difficile, con una figlia handicappata a cui ha dedicato tutte le sue cure contemporaneamente lavorando come interprete simultanea a Bruxelles e a Bratislava.Faceva continui viaggi,ha fatto da interprete,da consulente e da guida anche a personaggi italiani come Gillo Pontecorvo, Giulietta Masina, Alberto Sordi,Il presidente Scalfaro,Sophia Loren, Michele Placido ed altri ,a Roma e in occasione di festival del cinema. Come quello di Trencianske Toeplize  Era seria ed impegnata nel suo  lavoro. Fortunatamente ha avuto l’appoggio del figlio Peter scrittore e regista. Io ho sempre ammirato Tereza per la sua forza ,per il suo orgoglio e coraggio, per una vita pagata di persona. Poche donne avrebbero saputo fare quello che ha fatto lei per poter curare la figlia Maria, organizzare la sua vita e trovare e stimolare con lei la comunicazione. Nello stesso tempo sapeva ridere ,vedere anche con ironia il mondo, non rinunciare ai suoi diritti e gioie di donna. Certo il suo spirito continuerà sempre ad aleggiare intorno a me e ricorderò i bei momenti condivisi. Li ho avuti!  La ricordo al mare,quando partiva  per lunghe nuotate restando come un puntino lontano,o quando scoppiava a ridere per qualche mia descrizione buffa. Anche lei sapeva raccontare e cogliere le psicologie delle persone. Avrebbe potuto scrivere.  A Sabaudia guardando il mare sentirò il vuoto della sua assenza ma la evocherò come un’ondina che mi saluta nel blu.”.

Mi mancherai, Tereza. Ti abbraccio. Come sempre.

UPDATE marzo 2013

Peter, il figlio di Tereza mi ha fatto avere questo documento straordinario.

UPDATE luglio 2017

Il settimanale slovacco dedica un articolo al film su Tereza di cui il figlio Peter è il regista. Un abbraccio alla dolce Maria.