Risultati di apprendimento attesi, i Descrittori Europei del Titolo di Studio (Descrittori di Dublino)
I “descrittori di Dublino” costituiscono un pacchetto organico e vanno letti in rapporto tra di loro.
Servono alla descrizione dei titoli che rientrano in un quadro nazionale, fermo restando che i quadri
nazionali possono aggiungere ulteriori elementi e funzioni più dettagliate e specifiche.
I “descrittori di Dublino” sono costruiti sugli elementi seguenti:
- Conoscenze e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
- Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione (applying knowledge and
understanding) - Capacità di trarre conclusioni (making judgements)
- Abilità comunicative (communication skills)
- Capacità di apprendere (learning skills).
Un corso di secondo livello, in relazione ai cosiddetti descrittori di Dublino, mirerà ai risultati seguenti.
Capacità di applicare Conoscenza e comprensione (knowledge and understanding)
Sviluppo delle conoscenze e delle capacità di comprensione degli aspetti sociali, culturali ed economici presenti nelle attività di progettazione dei prodotti materiali e immateriali.
Formazione di una coscienza critica che permetta lo sviluppo consapevole di ricerche e di progetti innovativi, con particolare attenzione alle innovazioni scientifiche e tecnologiche, e alla tutela dell’ambiente e delle risorse naturali. Crescita di una sensibilità estetica orientata alla qualità della forma nelle sue proprietà espressive e comunicative.
Capacità di applicare conoscenza (applying knowledge and understanding)
Sviluppo delle capacità metodologiche e di gestione dei progetti, con attitudine al coordinamento di più competenze specialistiche, dimostrando il possesso di un’adeguata preparazione per elaborare e presentare proposte innovative, sostenere le proprie argomentazioni, risolvere problemi connessi al proprio campo di studi e alla futura professione.
Capacità di applicare le metodologie, le conoscenze e le competenze acquisite, agli ambiti di indirizzo specialistico del corso, come preparazione all’avvio della propria attività professionale.
Autonomia di giudizio (making judgements)
Sviluppo delle capacità di analisi e di comprensione dei problemi, con una attitudine alla valutazione dei fenomeni attraverso giudizi autonomi, incluse le riflessioni su temi sociali, scientifici ed etici. Abilità all’interpretazione e valutazione dei dati relativi agli ambiti applicativi della progettazione, dimostrando adeguate attitudini a selezionare le metodologie e gli strumenti ritenuti più idonei a garantire la qualità dei risultati. Capacità a valutare, con consapevolezza e senso critico, gli aspetti che concorrono allo sviluppo di una propria attività progettuale riferita a manufatti industriali e artigianali, prodotti e sistemi di comunicazione, servizi e attività di pubblico servizio.
Abilità comunicative (communication skills)
Sviluppo di adeguate attitudini all’utilizzo dei linguaggi e delle tecniche specifiche della disciplina per comunicare a interlocutori specialisti e non specialisti, le proprie idee, i problemi affrontati e le relative soluzioni. In particolare, sviluppo delle capacità di comunicare le proprie scelte progettuali attraverso forme grafiche, illustrazioni e relazioni, e attraverso strumenti informatici e tecniche multimediali e modelli. Inoltre, attraverso il tirocinio pratico, capacità ad operare in forma collettiva apprendendo le forme di comunicazione proprie dell’organizzazione del lavoro nello specifico ambito del design, sia esso riferito al prodotto industriale, alla comunicazione o ai servizi.
Capacità di apprendimento (learning skills)
Sviluppo di una propensione alla ricerca e alla sperimentazione, come fattori di aggiornamento delle proprie conoscenze e competenze, per una formazione continua. Una attitudine all’aggiornamento come qualità indispensabile per operare in professioni orientate all’innovazione in cui deve essere posta una indispensabile attenzione agli aspetti relativi all’avanzamento sociale, culturale, tecnologico, che sono alla base di una “Società della conoscenza”.