I metodi di progettazione hanno subito straordinarie trasformazioni negli ultimi trenta anni. L’introduzione prima dei sistemi CAD e poi dei modellatori complessi hanno rivoluzionato non solamente i processi di disegno ma anche quelli di ideazione, validazione e progettazione dei prodotti industriali e dell’architettura.
I processi progettuali hanno subìto una riunificazione e risulta ormai superato e del tutto inutile parlare di dicotomia tra fase ideativa e fase rappresentativa.
Se questo era necessario per il passato fondamentalmente perché i progettisti erano digiuni delle tecniche di disegno automatizzato, ora questo non è solo impossibile ma è del tutto fuorviante.
I processi creativi richiedono uno sforzo immaginativo e di validazione decisamente importanti.
Il disegno non è la fase finale del processo è esso stesso fase creativa.
Non a caso nelle università di tutto il mondo si tendono a non differenziare più le fasi operative di disegno da quelle creative.
Ne discende che il processo progettuale richieda una visione d’insieme di tutte le fasi che vanno dalla raccolta delle specifiche di progetto, alle fasi creative – ideative per passare alle verifiche normative, ergonomiche, tecniche.
Ormai questi processi possono avvenire in un unico streaming che è il processo ideativo – progettuale.
Letture:
CAD and Creativity: Does the Computer Really Help? di Bryan Lawson (pdf)